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14 novembre 2012 3 14 /11 /novembre /2012 09:00

Giuseppe Verdi, operista ormai celebratissimo, si accinge a comporre la musica per un' opera veramente particolare, dai colori forti e drammatici, ma anche da una musica che tende a salire verso una sfera di spiritualità : La Forza del Destino

Da un dramma spagnolo del duca di Rivera, F. M. Piave scrisse il libretto per l'opera poi rappresentata al teatro Imperiale di Pietroburgo nel 1862

Successivamente rifatta su libretto del Ghislanzoni, fu rappresentata alla Scala nel 1869

Classificata melodramma, consta di una sinfonia, quattro atti, trentaquattro pezzi

Verdi, come sempre, grandeggiava nelle situazioni sostanziali e necessarie, ma mal dissimulava il disinteresse per occasionali superfluità

La figura di Leonora emerge con quella di Don Carlo

Perchè si è parlato di spirituilità ?

La risposta è in quel capolavoro di aria che è "Madre, pietosa Vergine", bellissima preghiera sbocciat nell'ansia e nella speranza

 


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Dalla collezione musica e spartiti di Carlo lamberti


 

 

 

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30 ottobre 2012 2 30 /10 /ottobre /2012 09:52

Fra le statue del monumento a Giuseppe Verdi, oggi ricordiamo quella del Ballo in Maschera, dove vediamo i versi del librettistaAntonio Somma sposarsi con la musica verdiana e che vede la prima rappresentazione al teatro Apollo in Roma  il 17 febbraio 1859

Come tutti sanno, Verdi si era ispirato al dramma di Eugène Scribe, Gustavo III,e che, con questo titolo avrebbe duvuta essere rappresentato a Napoli nel 1858, ma in seguito, per la censura del regno Borbonico, fu rappresentata a Roma con il titolo " Una vendetta in domino"

E' un grande capolavoro, tanto che spesso si paragona la musica del Verdi , così perfetta nel secondo atto, a quella mozartiana e, con questo melodramma, il "Cigno di Busseto", assume rinomanza sempre più universale

La bellezza delle arie in quest' opera raggiunge vette di massimo lirismo e celebrità, con una sapiente e sicura armonizzazione delle note con una melodìa che rivela la sublime teatralità verdiana e conquista definitivamente l'anima e la passionalità degli ascoltatori

Per farla breve, si riconosce in quest'opera il merito di aver espresso una perfetta sintesi di equilibrio di stile e così va annoverata fra i capolavori del musicista parmense

 

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Dalla collezione musica e spartiti Carlo Lamberti

 


 

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7 ottobre 2012 7 07 /10 /ottobre /2012 09:14

Quando si nomina l'opera verdiana SIMON BOCCANEGRA, spesso si va col pensiero ad una parte musicale di un capolavoro dalle tinte forti, meravigliosamente cromatiche, intriso di una potente drammaticità, tant ' è vero che il Verdi la rimaneggiò, sotto suggerimento del Ricordi

A parer mio, col Don Carlos, il Simone è una delle più mature e profonde opere del Compositore di Roncole, in grado di gareggiare con i melodrammi wagneriani e, rappresenterà, con il passare del tempo, la genialità del Verdi operistico

Non è certo un' opera popolare, ma sicuramente un capolavoro dalle meravigliose sfaccettature, ancora oggi da riscoprire nella sua orchestrazione, là dove ogni accordo ed ogni  nota, prendono a descrivere il sublime...

Basta ascoltare il finale dell' opera e, la romanza "Come in quest' ora bruna", per renderci conto di essere dinnanzi ad un meraviglioso gioiello di infinita grandezza dove il moderno e l'antico diventano trascendentali...

Il famoso duetto di "Orfanelle il tetto umile" sembra composto appositamente per dimostrare a sè stesso (il Verdi) la capacità di collegare le armonie di alta levatura compositiva con il pulsare leggero e svolazzante del sentimento amoroso...

Solo una mente teatrale di miracolosa idea compositiva tipica di un Verdi, sarebbe stata capace di donarci un insieme di note dal profondo al sereno, dal tragico al dolce di siffatta misura

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Qui sotto, abbiamo l'abbinamento curioso fra il Simon Boccanegra di Verdi e il balletto con musiche di Paolo Giorza, Bianchi e Neri

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Sempre dalla collezione musica e spartiti di Carlo Lamberti, proponiamo più sotto la visione di un raro libretto dell' opera, stampato in occasione della stagione di carnevale- quaresima del 1888-89 al teatro Municipale di Modena

 

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      dalla collezione musica e spartiti Carlo Lamberti

 


 



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3 ottobre 2012 3 03 /10 /ottobre /2012 18:32

Il 13 giugno 1855, su libretto di  di E.Scribe e C.Duveyrier, veniva rappresentata a Parigi, l’ opera I Vespri  Siciliani, in cinque atti del maestro Giuseppe Verdi

La partitura, scritta su ordinazione per inaugurare l’Esposizione universale di Parigi, ottenne un così grande successo che Verdi fu invitato a stabilirsi definitivamente in quella città, ma egli non accettò

Con quest’ opera Verdi si riaccosta al genere drammatico a tinte forti, rivelandoci ancora una volta di più la maestria verdiana nel comporre opere di alta levatura, a cominciare dalla sinfonia, del duetto tra Arrigo e Monforte, la musica del balletto e quasi tutto il quarto atto

 

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Più sotto, dalla collezione musica e spartiti di Carlo lamberti, pubblichiamo, dal libretto con bozzetti e costumi eseguiti da Aligi Sassu in occasione della riapertura del teatro Regio di Torino nel 1973, dopo 36anni con la direzione del maestro Gui e la partecipazione di Maria Callas e di Giuseppe Di Stefano

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dalla collezione Carlo lamberti


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18 agosto 2012 6 18 /08 /agosto /2012 22:05

Il Trovatore, rappresenta, a parer mio, il vero animo accalorato del Verdi, il melodramma che in un lasso di tempo relativamente breve, ci sciorina tutta l'animosità e l'ardore giovanile di un compositore ispirato al massimo nella teatralità perfetta...

Un' opera le cui arie, ormai famosissime, ardono ai vapori ed alle luminosità tribali di una vita zingaresca e di spontanea sentimentalità, rudemente immortalata in un pentagramma tutto accensione e carica, dove le voci naturali ed i cori, alternati a danze magiche, ci fanno povare la febbre dei 42 gradi...

Quindi, il Trovatore con Rigoletto e Traviata, forma una trilogia immortale di capolavori che al mondo non ha eguali e paragoni, ma che sarà la trascendentale musicalità di Giuseppe Verdi e la dimostrazione che il Cigno di Busseto rimarrà l' unico e vero maestro del melodramma... 

Il trovatore 
dramma in 4 parti 
dal dramma El trovador di Antonio-García Gutiérrez 
Libretto di Salvadore Cammarano 
Il libretto fu completato da Leone Emanuele Bardare 
Prima rappresentazione Teatro Apollo - Roma, 19 gennaio 1853

 

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Dalla collezione musica e spartiti Carlo Lamberti


 

 

 



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29 luglio 2012 7 29 /07 /luglio /2012 09:08

Chi di noi non ha mai sentito parlare della Traviata ?

"Amami Alfredo" è una voce, legata ad una delle più famose e raffinate melodìe che il genio parmense abbia mai scritto

Armonicamente una melodìa così sostenuta da un'espressione sincera, dettata dal cuore, illuminata da un cromatico pensiero musicale che ti prende, ti avvinghi e ti rende prigioniero di una sublime bellezza, quasi unica nella storia della musica...

Un elegiaco insieme di amore struggente, che ti perseguita, ricordando le passioni della vita, l'agitazione dei sentimenti, la tempesta della vita, per poi trasformarsi nella redenzione dell' agonìa terminale, là dove i peccati mortali verranno redenti nella giusta proporzione, ma redenti...

Violetta è il simbolo dei vivi desideri dell'essere umano ed i fiori, le camelie, trasormano il romanzo di Dumas figlio, su parole del Piave, in pentagrammi multiformi ed ispirati di uno dei Verdi tra i più sinceri, dove ogni valzer è brindisi ed ogni peccato terreno è trasfigurato dalla forza superiore del perdono...

la freddezza della statua della Traviata, immessa nel monumento verdiano di un tempo, ci ridona solo un ricordo di quello che è stato scolpito dallo scultore Ximenes in tempi ormai lontani, ma ci rammenta ancora l' importanza di quell' opera nell'amore dei cittadini parmensi per il loro beniamino Giuseppe Verdi

 

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Dalla colleszione spartiti e musica di Carlo Lamberti

 


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6 luglio 2012 5 06 /07 /luglio /2012 09:30

Il Rigoletto segna la svolta nella produzione musicale di Giuseppe Verdi, creando e donando alla teatralità del maestro Parmense la cosidetta modernità e facendo parte di quella trilogia che comprende anche il Trovatore ela Traviata

Le arie di quest'opera, a partire dal primo atto, fino al termine di questo gioiello musicale, sono ormai un' interpretazione di baritoni, bassi e tenori che fanno a gara per la loro bravura

Lo stesso Victor Hugo che, in primo tempo avversò Verdi, presenziando ad una recita di questo melodramma, dovette riconoscere il genio e la trascendentalità dell' autore

Come al solito, anche quest' opera di Verdi, dovette presentarsi con nomi diversi per sfuggire alla censura del tempo e , questo la dice lunga sulle difficoltà che il Cigno Bussetano, a differenza di Wagner, dovette superare

Il Rigoletto è, con le sue arie e romanze un'opera di garnde genialità, quasi unica nel suo genere, nascendo da un personaggio mai esistito, ma sempre ricordato come storia di una irreale realtà...

I vari titoli che questa opera dovette affrontare in momenti furono :

La maledizione, Viscardello, Clara di Perth, Lionello per poi approdare definitivamente a quella attuale, dove, la città di Mantova rimarrà immortalata nel capolavoro verdiano

Il terzo atto del Rigoletto, rimane uno dei massimi capolavori del teatro musicale dell' Ottocento con il famoso quartetto "Bella figlia dell'amore", trasportato e immortalato da Franz Liszt per eccellenti pianisti

Qui sotto presentiamo la statua, dell' opera Rigoletto nel monumento (non più esistente, oggi) , opera dello scultore Ettore ximenes e dell'architetto Lamberto Cusani

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Più sotto la copertina illustrata dal Prina della suddetta opera, con l'autografo, in alto a destra, della musicista Rosa LaugeriImmagine--749-.jpg

 

Dalla collezione musica e spartiti Carlo Lamberti

 



 

 

 



 


 


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20 giugno 2012 3 20 /06 /giugno /2012 08:37

Con l' opera lirica Stiffelio, Abbiamo una trasformazione della musica verdiana verso il nuovo, sia per personaggi che per nuova metamorfosi nel pentagramma del compositore bussetano

Si potrebbe collocare quest' opera, rappresentata a Trieste nel novembre 1850, e successivamente a Firenze con il titolo GuglielmoWellingrode, come una parentesi, prima del famoso trittico Rigoletto, Traviata e Trovatore, poichè questa camaleontica opera cambierà ancora nel  famoso Aroldo

La musica dello Stiffelio, contiene già le note profonde che Verdi amava e che si svilupperanno poi nei capolavori successivi quali Don Carlo, Simon Boccanegra e Otello, rivelando il  compositore parmense quale grandissimo compositore di teatro musicale, forse il più grande..

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Dalla collezione musica e spartiti Carlo Lamberti

 


 


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23 maggio 2012 3 23 /05 /maggio /2012 15:34

La vita di Giuseppe Verdi entra nella prima maturità, ma la sua fama comincia ad essere sempre più grande e, avvicinatosi a Schiller, si innamora di un dramma ambientato nel Tirolo, Kabala und liebe e così nasce la sua famosa opera Luisa Miller

Anche questo melodramma, vede la collaborazione di Salvatore Cammarano e viene rappresentata al teatro San Carlo di Napoli, l' 8 dicembre 1849 ottenendo un grande successo

La collaborazione tra Verdi ed il teatro San Carlo di Napoli aveva subito un pesante disagio dopo che il maestro parmense prese la decisione di far rappresentare La battaglia di Legnano al teatro Argentina di Roma

In quel caso, il Cammarano venne minacciato di essere imprigionato ed allora, Verdi, per soccorrere l'amico librettista e poeta, concepì l'idea di un'altra opera sostitutiva de La battaglia di Legnano

Dapprima, la scelta cadde su un dtitolo colmo di patriottismo cquale l' assedio di Firenze, ma come al solito, per la censura, fu costretto a ripiegare sul dramma di Schiller, Kabala und Liebe, che fu Luisa Miller

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Dal sito www.albabarozzi.it


Dalla collezione musica e spartiti Carlo lamberti

 

 


 

 


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16 maggio 2012 3 16 /05 /maggio /2012 18:29

Il teatro Argentina in Roma, fu il luogo dove venne eseguita nel 1849, l'opera verdiana La battaglia di Legnano ed ebbe un successo entusiastico e, oggi, a dispetto di certe dicerie, a parer mio, rivela la generosità del Verdi verso chi aveva bisogno : il poeta Salvatore Cammarano

Con questo melodramma in quattro atti, il compositore di Roncole, oltre che risvegliare il patriottismo degli italiani, dimostra di saper usare magnificamente bene il tessuto armonico con quello melodico

Inoltre, come asserisce il Mila nel suo libro "la giovinezza di Verdi", quest' opera è stata scritta quasi paradossalmente a parti quasi invertite, come il compositore fosse il Cammarano ed il librettista Giuseppe Verdi

Gli squilli possenti e marziali che dominano l' opera, sono intercalati da brani di interessante livello musicale ed i cori, tipicamente verdiani, convivono perfettamente in quest 'operona del tutto patria ed azione, il fine giustifica il mezzi ed unisce anche i rivali in amore, quali Arrigo e Rolando

La famosissima romanza "la pia materna mano", basterebbe da sola a sostenere l'intera opera che oggi è stata giustamente rivalutata e considerata

Come per altre opere di Verdi, anche questa, per essere rappresentata, causa la censura, cambiò titolo in L'assedio di Arlem e Lida


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Dalla collezione musica e spartiti Carlo Lamberti


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